Il mistero dell’uomo di Taured

Esistono universi paralleli? Vi dice niente la “teoria dell stringhe” formulata dal noto fisico teorico Michio Kaku secondo la quale esisterebbero universi paralleli? La storia che voglio raccontarvi ha qualcosa di incredibile non solo perché molto particolare, ma perché è avvalorata da una nazione importante come il Giappone.
Era infatti una torrida estate del 1954 e, all’aeroporto di Tokyo, come ogni giorno, arrivò un volo dall’Europa, e su questo nulla di strano. A bordo del volo viaggiava un un uomo e da come era vestito si capiva chiaramente che era un uomo d’affari che quando arrivò alla dogana disse di essere lì per lavoro.
Quando il personale dell’aeroporto controllò i documenti lo guardò perplesso sul passaporto dell’uomo c’era scritto ” Tuared Passport”. I doganieri chiesero all’uomo cosa significasse; lui con naturalezza rispose che era semplicemente il suo paese di provenienza e che il suo lavoro era appunto viaggiare e concludere affari all’estero. Aggiunse inoltre che era la terza volta che veniva in Giappone e non aveva mai avuto nessun problema sostenendo anche che se il suo passaporto avesse avuto qualche problema non si sarebbe potuto imbarcare alla partenza, ragionamento era giusto, ma il personale dell’aeroporto non riusciva a capire dove fosse e che paese fosse Tuared; il Giappone, che usciva dalla guerra da appena 9 anni, quindi era molto attento al suo rapporto con gli stranieri, ed i doganieri furono quindi molto gentili chiedendo ulteriori informazioni e documenti dell’uomo. Tali documenti sembravano tutti regolari e l’uomo mostrò anche delle banconote di altri paesi a dimostrazione dei suoi viaggi.  Era tutto confermato: effettivamente l’uomo era un viaggiatore lo confermavano anche i vari timbri sul passaporto, quindi come spiegare questa faccenda? Mandarono a controllare il passaporto e non era un falso ma era autentico quindi gentilmente fecero accomodare l’uomo in un apposito ufficio e, mostrandogli una mappa,  gli chiesero gentilmente di indicare dove si trovava Tuared. Egli guardando la mappa rimase stupito e meravigliato non vedendo il suo paese ed indicò una zona territoriale tra la Francia e la Spagna, affermando che il suo paese esisteva da oltre 1000 anni, così i doganieri si guardano ancora più perplessi chiedendo ulteriori spiegazioni; così fecero chiamare prima l’ufficio dove l’uomo diceva di lavorare: l’ufficio effettivamente esisteva, ma non avevano nessun dipendente col nome dell’uomo. Fecero chiamare anche le persone con cui l’uomo doveva chiudere degli affari, ma anche loro dissero di non conoscerlo. Come come ultima spiaggia chiamarono anche l’albergo dove l’uomo aveva dichiarato di dover alloggiare ma all’albergo non risultavano prenotazioni a nome dell’uomo. Nessuno capiva quello che stava succedendo compreso l’uomo di Toured.
L’uomo fu quindi accompagnato in una struttura e gli venne detto che avrebbe dovuto restare in una camera finché tutta questa questione non si fosse risolta; misero di fronte alla porta della camera due piantoni, in modo che se fosse uscito se ne sarebbero accorti. Il mattino seguente seguente bussarono alla porta ma nessuno rispose, e alla fine entrano nella stanza ma dell’uomo non c’era più traccia. Non poteva esser uscito dalla finestra perché se l’avesse fatto sarebbe morto sul colpo: si trovava infatti a un piano molto alto. Inoltre i piantoni dichiararono che non avevano sentito nessun rumore particolare e che sicuramente da quella porta lui non era passato: era scomparso nel nulla insieme alle sue cose.